3 giugno 2015

L’alterco - Katherine Mansfield

Venere a colloquio con Cerere e Giunone - Raffaello Sanzio
L’alterco - Katherine Mansfield

Irreparabile sembrava la nostra disputa:
Rendeva la stanza piccola e meschina,
I libri, i mobili, la lampada
Pure immagini appartenenti al muro,

Accalcate su noi sedute
Spaventate e bianche, faccia a faccia.
"Che te ne stai?" ella disse, "il mio nido
Non sarà mai per il tuo riposo".

"A dividerci per sempre solo ti chiedo,
Katinka, di camminare con me una volta estrema".
Così, giù nella nera strada di casa
Misurammo insieme il passo silenzioso.

Gli astri reggevano in delirio il firmamento.
"Katinka mia", trepidai, "guarda lassù".
Bambine assetate, a quell’ardente
Gigantesca coppa si bevve insieme.

"Chi erano quelle bambole?" domandò.
"Cos’erano le loro pallide contese?"
Ci volgemmo impetuose e ridemmo,
Le braccia l’una all’altra tese.

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