6 giugno 2015

Reminiscenze - Enzo Montano


Reminiscenze - Enzo Montano

Lungo la via Emilia del mondo, sul suo lastricato lucido di nebbia,
con vestiti romantici di un dandy sognante lune di gloria,
passeggiava regalando rose di gallerie d’arte alle ragazze,
e sogni di nottate filosofiche all’universo dell’angolo.

Sfidare il sole con un ghigno di allegra arroganza,
violentando le primavere svolazzanti del Ponte di Mezzo,
seminando sogni nelle strade tra il Regio e La Steccata,
era impresa di un minuto per lui che non vedeva i muri.

Forse il cielo sempre azzurro anche nelle giornate di nebbia fitta
e la terra di pianura verdissima e sconfinata, sua amante,
gli offrivano la gioia per costruire versi colorati come involucri di caramelle,
e pungenti come bambini e le domande dei perché.

Donne che avete amato la sua carne e tu, ragazza
che lo guardavi come un forte Don Chisciotte, lo riconosci?
Trafigge ancora i cuori ed i cervelli con baionette di parole
e disegna paesaggi notturni sulle colonne di Atlantide.

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