3 gennaio 2018

E qui - Ernesto Che Guevara

opera di Johan Quispe Anccasi

E qui - Ernesto Che Guevara

"Sono meticcio", grida un pittore dalla tavolozza infuocata,
"sono meticcio", mi gridano gli animali perseguitati,
"sono meticcio", esclamano i poeti pellegrini,
"sono meticcio", riassume l'uomo che mi incontra
nel quotidiano dolore di ogni angolo,
e persino l'enigma di pietra della razza morta
accarezzando una vergine di legno dorato:
"È meticcio questo grottesco figlio delle mie viscere".

Io pure sono meticcio per un altro aspetto:
nella lotta in cui si uniscono e si respingono
le due forze che agitano il mio intelletto,
le forze che mi chiamano sentendo delle mie viscere
lo strano sapore di frutto racchiuso
prima di raggiungere la sua maturità dell'albero.

Mi giro al limite dell'America ispana
ad assaporare un passato che ingloba il continente.
Il ricordo scivola con dolcezza indelebile,
come un lontano suono di campana.

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