Jean Béurad – Le Patisserie Gloppe, 1889, olio su tela. Museo Carnavalet, Parigi.
La
parte ricca della medaglia – Enzo Montano
(La Pasticceria Gloppe
di Béurad)
“Oggi il proletariato d’Europa e d’America passa
in rivista le sue forze mobilitate per la prima volta
come un solo esercito, sotto una sola bandiera...
Oggi i proletari di tutti i paesi si sono effettivamente
uniti. Fosse Marx accanto a me a vederlo coi suoi occhi!”.
F. Engels
Sono gli anni della
torre Eiffel,
impazza la belle époque,
cento anni fa la
rivoluzione,
ma in Brasile solo adesso
si abolisce la schiavitù,
e in Cina si costruisce
la prima ferrovia.
L’Italia cerca il suo
impero in Abissinia,
a Chicago si impiccano
anarchici innocenti,
e nel Dakota il Wounded Knee diventa rosso
per il massacro dei
pellerossa Lakota Sioux.
Sono gli anni della
Seconda Internazionale Socialista,
i lavoratori d’America e
d’Europa
manifestano per il primo
Primo maggio,
la borghesia impaurita
non sa leggere la storia
aspetta il giorno dei
lavoratori come fosse guerra.
Da Parigi parte il
movimento dell’ottantanove:
sciopero degli operai a Place de la Concorde,
manifestazioni anche in
Place de Republique.
La polizia impediva
tutto, i sordi non sentivano:
non festa del lavoro ma
spari sulla folla.
Nelle altri Capitali la
festa è giorno di pace.
Monta l’onda rossa e percorre
il continente,
si sente l’eco dei
tumulti e le voci
che gridano “pane e
lavoro”.
I borghesi, nelle
domeniche di quegli anni,
preludio della Grande
Guerra inesorabile,
ostentavano opulenza:
feste da ballo,
concerti, corse di
cavalli e dolce vita.
Un ritrovo di gran moda
era una sosta
Alla Patissere Gloppe sugli Champs Elyées
Dove sfoggiare il bel
vestito elegante e alla moda.
Nella stessa città e
altrove, dietro la medaglia,
la massima ambizione è
calmare i morsi della fame.
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