7 agosto 2021

Dimmi - Enzo Montano

Michelangelo Merisi - Caravaggio - 15971600, olio su tela cm 145 x 195. Palazzo Barberini, Roma.

Dimmi - Enzo Montano

Saluta la tua mano, 
leggera si agita nel vento,
azzurro e nuvole i tuoi capelli pettinano 
in altre lontananze 
il tuo cuore va posandosi. 
I tuoi sorrisi incontrano volti sconosciuti
sollevi gli occhi e gli aghi accecano 
ridi piangi e ti disperi vicino ad ogni dubbio:
cosa può accaderti?

Con fragore di festa le rondini
un anno, un altro anno
e l’altro ancora
in ogni primavera dilatano l’aria con il canto
mentre le allodole si specchiano nel sole.

Ogni estate dispensa fantastiche impressioni 
voli di libellule la dipingono,
le cicale ne scandiscono i giorni
e lo scirocco dona sempre i suoi profumi
di cannella. ciclamini e menta.

L’autunno è sempre il tempo in danza
sempre la tristezza ci accompagna
sempre cadono le foglie 
e un po’ di noi muore assieme a loro,
vani sono gli inventari prima dell’oblio.

Verso fragole lontane me ne sarei andato
se fuoco e conoscenza avessi imparato a leggere
prima dell'inverno,
la coltre fredda adesso mi avvolge 
rare ormai sono le stelle.

La pioggia arriva sempre 
strimpella concerti sulle tegole
e sui vetri,
il ghiacciaio si scioglie per divenire fiume
i fiori mutano in frutti appesi ai rami.

Dimmi:
se ne nel breve tempo 
e in quello lungo
compagno inseparabile avremo il dolore,
se l’immobilità dell'agave stanca ancora l’anima,
se lo scorpione non muta la sua danza,
se nel mare un'onda insegue un'altra
il pensiero è necessario?
Cosa distingue un ricordo
dal disegno fatto sull’acqua?
E cosa una parola taciuta
da una inascoltata?

Non ho bisogno di sapere quel che già mi è noto,
sempre il dolore mi circonda
ma lo conosco e so come respirarlo,
brucia la fenice ma poi riprende il volo.

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