4 giugno 2015

Il Maestro e Margherita - Enzo Montano

Il Maestro e Margherita - Enzo Montano

(…) Seguimi lettore! Chi ha detto che non c'è al mondo un amore vero, fedele, eterno? Gli taglino la lingua malefica a quel bugiardo! Seguimi lettore e io ti mostrerò un simile amore! (...)
Michail Bulgakov


Ogni idea catalogata nei registri,
la pianificazione asfissiava anche il pensiero
costretto in canne fumarie lungo il nulla;
carta bollata e nullaosta per ogni desiderio
solamente immaginato, possibilità remota
l'andare oltre la coltre di caligine prima del cielo.

Letteratura e arte frutti d'oro appesi a rami
dell'albero straordinario della fantasia,
impossibile da pianificare, ma non per loro,
professionisti della burocrazia più bieca,
rifacitori del tempo, della storia, di letteratura e fantasia,
negli infiniti mosaici delle possibilità combinatorie.

Ma talvolta il diavolo...

Accadde “Nell'ora di un caldo tramonto primaverile”
l'imprevedibile irruzione di una combriccola diabolica,
e l'immobilismo tutto fu sconvolto; solide certezze
si dissolsero in un lampo sul binario del tram,
dove l'olio di Annuska si era rovesciato, la testa rotolò.
Annullata d'urgenza la riunione al Massolit nella costernazione generale.

“Tutto sarà giusto, su questo si basa il mondo”.


 Ifiori gialli di Margherita non piacciono al Maestro
egli ama il rosso, e la passione è proprio rossa!
Giorni felici nello scantinato amore e manoscritto
Pilato danza tra giustizia e ignavia, sarà
Jeshua salvare anche chi non ha meritato luce.

Il Maestro incede in bilico tra clinica e follia,
Azazello ambasciatore indica la via:
Margherita diventa ancor più bella con la crema,
al suono di una musica si affaccia alla finestra,
il valzer impazziva, e anche Nikolaj sulla panca
con in testa la camicia profumata di bellezza.

Margherita volò dal davanzale per andare in alto
a destra della luna sopra le luci della lontana Mosca,
oltre l'ottusità iperbolica di mezze maniche vendute,
sempre più veloce verso il cervello del Maestro,
il manoscritto del romanzo di Pilato e Cristo liberato
dall'ignoranza sterminata; dopo la notte del suo regno.

Finalmente in volo, leggeri di felicità. Quali i veri demoni,
Woland Fagotto quello alto con la giacca a quadri Azazello il gatto,
oppure gli insignificanti servi travestiti da tiranni?
Vadano al teatro del varietà del divertimento finto
… e se “la vigliaccheria è il peggior vizio dell'uomo”,
Margherita Nikolaevna, dona loro un vasetto della tua magica crema!

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