5 settembre 2017

Bambini di guerra - Genny Lim

foto da homesnotbombblogspot
Bambini di guerra - Genny Lim

Sta calmo cuore, lascia che le bombe esplodano a 175 piedi
facendo a pezzi la tua sacra testa!
Lascia che le tue ossa e le gambe vadano in frantumi sotto
il peso della potente spada dei Talebani!
Allahu Akbar! Dio è grande preghi
mentre le madri piangono nei loro campi deserti
il vento che gela le ossa congela il tempo e
le lancette gelide di un orologio avanzano come un signore supremo
Sta calmo cuore, non puoi invertire la tecnologia dell’odio
né puoi invertire il suo tragico corso, dall’alba al tramonto,
città dopo città, il cadavere della memoria insegue
un fantasma folle di sofferenza interminabile.
Seppellite i piccoli con gli occhi chiusi,
fasciati in stracci che si dissolvono
le loro ossa fantasma non conosceranno mai
le rotondità di un’infanzia ben nutrita
o la gorgogliante meraviglia di un primo bacio
o un matrimonio con tutto quel che lo accompagna,
follia, gioia, tristezza, dolore, orgoglio, speranza e passione
Le grotte deserte di Tora Bora sono silenziose stanotte
l’obiettivo dei soldati U.S. che setacciano le macerie
in cerca di artiglieria non usata e complotti di sabotaggio falliti
la terra bruciata è ritornata ai signori della guerra
Baghdad esplode sotto il peso delle bombe
le strade in fiamme, che nella nostra mente sono diventate
miniere di sovversione sotterranea,
catacombe di macchinazioni demoniache,
templi del terrorismo eretti per fracassare il nostro Sogno Americano
fra il Tigri e l’Eufrate
quel che è rimasto è la devastazione dell’Eden
quel che è rimasto della mela è
il verme cullato nel cuore di un eroe morto.
Come posso dirti come non riuscimmo a proteggerti, piccolo?
Addormentato per la guerra, addormentato per l’odio e la paura?
Sogna che sogni che ti risveglierai in una nuvola di luce,
fluttuando su un cavallo del vento circondato da cascate
e ruscelli che sussurrano il tuo nome
sogna mantra che echeggiano nell’aria,
trasportando ogni essere senziente, ogni granello di polvere su sillabe d’amore
Om mani padma hum
Om mani padma hum
Om mani padma hum
E perdonaci, Angelo di Misericordia, campione degli oppressi
guarda come tutti i templi sono squarciati!
Guarda come tutte le statue di gesso
e le ciotole delle offerte sono state fatte a pezzi!
I nostri guardiani sono a ceneri e musei di polvere
sì, nella nostra città persino i morti vivono meglio dei vivi
il mausoleo nel cimitero in cima al Millionaire’s Row si erge in maestà ionica
e il colombario inguainato in granito e marmo
solidi e bianchi come il giorno in cui furono costruiti,
non bruciato da vergogna o dolore


Traduzione: Raffaella Marzano


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