5 settembre 2017

Winter Place - Genny Lim

foto da: San Francisco Chinatown Travel and Visitor Information
Winter Place - Genny Lim

Vivo in questo vicolo puzzolente con una sirena da nebbia per luna
ogni notte c’è un cane derelitto, rognoso con sguardo fisso e cataratta
che lecca le ferite della vecchia North Beach
avanzi, pesce e patatine fritte, bistecche al formaggio vomitate, antipasti
fatti esplodere contro i riflettori di ristoranti alla moda,
lucidi gelati su cui coppie da MTV scivolano gelidamente
cogliendo negli angoli dei loro occhi ray-banati
i loro stessi riflessi comprati in negozio
Non è tanto male
tutti i tipi di puttane che sporgono le loro esche di carne
da finestre, portoni, orifizi dell’Europa
scintillando come pesci
non è tanto male
ubriaconi e rifugiati, vecchie mendicanti e accattoni
I-taliani, cinesi, turisti, punks, tossici
boat people e fuoriusciti
che convergono in questa pozzanghera brulicante
in cui vaga il bisonte aziendale
Puzza di civilizzazione di gusci di granchi, teste di pesce, cavoli
pannolini inzuppati, cappuccino e Scottex
in buste per la spesa arancio e rosa shocking
scoppiate vomitano fuori le budella di Chinatown
Arrivano tutti
i nativi come piccioni viaggiatori
quelli del Midwest e i coloni
quelli del sud come marinai naufragati
quelli dell’est come fuggitivi
attraverso funivie cariche di nebbia che precipitano
sulle Montagne Russe nel cortile e
vicoli stretti come bacchette
dove turisti armati di macchine fotografiche
trangugiano chop suey e istantanee di bimbi con la faccia di luna
con gli occhi spalancati per la curiosità
sulle spalle delle madri.
Non è tanto male
dissero una volta gli Indiani
mentre barattavano la loro terra per dei cavalli
Non è tanto male
pensarono i Coolies
mentre abbandonavano le navi solo
per finire a gettare sudore nei cesti
con picconi e dinamite
a ventimila piedi nelle Sierras
come biancheria umana bagnata


Traduzione: Raffaella Marzano

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