Giacomo Balla – Alberi e siepe a Villa Borghese, 1905 circa, Olio su tela
Cento poesie d’amore - Adonis75
Ho detto all’amore: mi sono preparato a fare ciò che voglio
nominare la mia vita futuro
che rinnega il tempo della memoria,
distogliermi da tutto ciò che ho conosciuto
per essere degno di essere denominato
poeta amante.
Mi sono alzato all’alba ci siamo
incamminati insieme e abbiamo domandato:
Che cos’è il mattino? Sono entrato nella cella della terra,
ho ascoltato, interrogato ho visto:
il volto della natura, il volto della città, la luce, il sole,
la notte, le vette, i campi, le sementi, il raccolto,
le sorgenti, l’erba le parole che si abbelliscono
con le loro scaltre
vesti
tutti, tutti si rigenerano nell’utero della
memoria.
traduzione di Fawzi Al Delmi
Nessun commento:
Posta un commento