26 agosto 2019

Canzone minore – Federico Garcia Lorca

Egon Schiele - Bohemian landscape (1911-1913)
Canzone minore – Federico Garcia Lorca
 

Porta gocce di rugiada
sopra le ali l’usignolo,
splendide gocce lunari
rapprese dall’illusione.

Il marmo della fontana
ha il bacio dello zampillo,
sogno di stelle pudiche.

Le bambine dei giardini
mi dicono tutte addio
quando passo. Le campane
mi dicono anch’esse addio.
E si danno baci gli alberi
nel crepuscolo. Io
cammino e piango per strada,
grottesco e senza rimedio,
con tristezza da Cyrano,
da Chisciotte,
redentore
di impossibili infiniti
col ritmo dell’orologio.
E vedo appassire i gigli
se li tocca la mia voce
sporca di luce sanguigna,
e nella mia lirica canzone
vesto abiti da pagliaccio
incipriato. S’è nascosto
l’amore bello e vezzoso
sotto un ragno. Il sole come
un altro ragno mi occulta
con le zampe d’oro. Non
otterrò la mia fortuna:
io sono come l’Amore
che ha di lacrime le frecce
e per faretra il suo cuore.

Darò tutto agli altri
piangendo la mia passione
come un bimbo abbandonato
in una fiaba scomparsa.

Dicembre 1918, Granada

trad. Renato bruno
Federico Garcia Lorca – Tutte le poesie, Radici BUR Rizzoli
A cura di Nobert Von Prellwitz
Traduzioni di Lorenzo Blini, Renato Bruno, Nobert Von Prellwitz

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