5 agosto 2019

da Marcovaldo – Italo Calvino

da Marcovaldo – Italo Calvino
Autunno
19 II giardino dei gatti ostinati
Marcovaldo capì che sulla vecchia marchesa le opinioni erano profondamente divise: chi
la vedeva come una creatura angelica, chi come un'avara e un'egoista.
– E anche con gli uccellini: mai che dia loro una briciola di pane!
– Da l'ospitalità: vi sembra poco?
– Tal quale come le zanzare, volete dire. Vengo–^ no tutte di qua, da quella vasca.
D'estate le zanzare ci mangiano vivi, tutto per colpa di quella marchesa!
– E i topi? È una miniera di topi, questa villa. Sotto le foglie secche hanno le loro tane, e di
notte escono...
– Per quel che riguarda i topi, ci pensano i gatti...
– Oh, i vostri gatti! Se dobbiamo fidarci di loro...
– Perché? Cos'ha da dire contro i gatti?
Qui la discussione degenerò in una lite generale.
–Dovrebbe intervenire l'autorità: sequestrare la villa! – gridava uno.
– Con che diritto? – protestava un altro.
– In un quartiere moderno come il nostro, una topaia così... Dovrebb'essere proibito...
– Ma se io il mio appartamento l'ho scelto proprio perché ha la vista su questo poco di
verde...
– Macché verde! Pensate al bel grattacielo che potrebbero farci!

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