7 agosto 2019

La luce, mutata - Yves Bonnefoy

Correggio - Venere e Amore spiati da un satiro, 1527 - 1528 circa, olio su tela 190 x 124, Museo del Louvre, Parigi
La luce, mutata - Yves Bonnefoy

Non ci vediamo più nella stessa luce,
Non abbiamo più gli stessi occhi, le stesse mani.
L’albero è più vicino, e la voce delle fonti più viva,
I nostri passi sono più profondi, fra i morti.

Dio che non sei, posa la mano sulla nostra spalla,
Sgrossa il nostro corpo col peso del tuo ritorno,
Mescola compiutamente alle nostre anime gli astri,
Le selve, i gridi degli uccelli, le ombre e i giorni.

Rinuncia a te stesso in noi come un frutto si sfrange,
Cancellaci in te. Disvelaci
Il senso misterioso di ciò che è solo semplice
E sarebbe caduto senza fuoco in parole senza amore.

Traduzione di Maria Clelia Cardona
Poesia n. 333 gennaio 2018

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