23 settembre 2019

da Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa

opera di Kenton Nelson
da Il libro dell’inquietudine – Fernando Pessoa

110. Due, tre giorni di una parvenza di inizio d’amore… Tutto questo vale per l’esteta grazie alle sensazioni che gli provoca. Continuare sarebbe entrare nel territorio dove inizia la gelosia, la sofferenza, l’eccitazione. In questa anticamera dell’emozione vi è tutta la soavità dell’amore senza la sua profondità; un piacere delicato, quindi, un vago aroma di desideri; e se con ciò si perde la grandezza che esiste nella tragedia dell’amore, bisogna tenere presente che, per l’esteta, le tragedie sono cose interessanti da osservare, ma spiacevoli da subire. Perfino coltivare l’immaginazione viene danneggiato dalla vita. Regna chi non vive tra i comuni mortali. Dopo tutto, mi accontenterei di questo se riuscissi a persuadermi che questa teoria non è nient’altro che un complicato rumore che faccio alle orecchie della mia intelligenza, quasi perché essa non capisca che, in fondo, non esiste altro che la mia timidezza, la mia incompetenza alla vita.

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