19 settembre 2019

L'attesa - Francisca Aguirre

Salvatore Fiume - Appuntamento sotto la tenda, 45x65 cm, serigrafia polimeterica su tavola
L'attesa - Francisca Aguirre

La cosa migliore che possiamo fare è non andare nel panico.
So già che non è facile soffocare la paura.
Ma anche la paura unisce. È questione di saperlo
e non disprezzare quella consapevolezza.

Calma, molta calma,
anche in mezzo al terrore si può avere calma;
direi quasi che è imprescindibile.
Muoversi con attenzione, calcolare bene i movimenti:
un passo falso può significare la distruzione.

Paura, naturalmente. Molta paura:
nessuno vuole disintegrarsi.
Ma anche la paura integra. Non dimenticarlo.
Ovvio: questo compito non è affatto allegro,
ma in casi come questo
guardare ai fatti con realismo è la cosa più sicura.
Niente aiuta tanto come la realtà.
La cosa migliore che possiamo fare
è guardare con affetto la consolazione;
quando si ha paura le consolazioni non si disprezzano.
Chiunque può morire,
però morire da soli dura di più.

E se la paura continua a crescere,
appoggiare una spalla contro l’altra. Dà sollievo.
Infonde una certa sicurezza
mentre dura l’attesa, Telemaco, figlio mio.

Trad. Roberta Truscia

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