1 dicembre 2020

da "Inni Omerici", Afrodite - Omero

da "Inni Omerici", Afrodite - Omero

Eppur, brama soave nel cuore alla stessa Afrodite
infuse Giove, vaga la fe’ d’un amplesso mortale,
ch'essa più a lungo inesperta non fosse del letto d’un uomo,
e non potesse più menar vanto fra tutti i Celesti,
soavemente ridendo, l'amica del riso Afrodite,
ch'essa i Celesti aveva congiunti con donne mortali.
che avean figli mortali concetti agli Dei sempiterni,
che avea le Dee congiunte con gli uomini nati a morire.
Dunque, d’Anchise brama soave le infuse nel cuore,
che allor dell'Ida irrigua di fonti sui vertici eccelsi
i buoi pasceva, e tutto sembrava all'aspetto un Iddio.

trad. Ettore Romagnoli


 

Nessun commento:

Posta un commento