29 novembre 2018

Sermone del Diavolo – Pier Paolo Pasolini

Scena con figure rosse su vaso greco - V secolo a.C.
Sermone del Diavolo – Pier Paolo Pasolini

Il bolero di velluto
il tuo volto innocente
che la barba fa spento…
Perché mi guardi muto?

Sono il Diavolo , è vero,
ma tu non mi temi:
il tuo aspetto timido
è dunque insincero.

Posso farti peccare
mormorando: Tu hai
ventiquattr’anni… Ahi,
eccoti tentennare.

E incomincia il peccato:
prendi il ritratto in mano
di Radiguet, o a Gozzano
pensi accigliato.

Vai allo specchio e guardi
me, il Diavolo, ch’alza
nella lucida stanza
il noto capo e arde.

Sei vecchio perché godi
del tuo volto fanciullo…
ma bimbo nell’azzurro
vezzo dei tuoi modi.

Quale coscienza! quale
arte nell’ingannarti!
Ti scegli ambo le parti
indi alzi le spalle.

Fanciullo, sei un mostro,
fai le cose in famiglia
coi rimorsi, e ti appigli
a remore astruse.

Ma lo sai (mi diverto)
lo sai e nondimeno
non ti poni alcun freno,
ogni varco t’è aperto.

da Pier Paolo Pasolini, Versi dal paese dell’anima.
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

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