10 settembre 2019

Da Un amore – Dino Buzzati

Edgar Degas - after the bath, 1886
Da Un amore – Dino Buzzati

Eppure non è così semplice. Eppure la strafottente ha qualcosa che in nessun’altra egli ha trovato. Ancora non è riuscito a capirlo. C’è qualcosa, nella ragazzuola invereconda, di pulito, di sano e di bello. Cosa? Non è tutta una fantasia letteraria? La nuda e triste verità non è invece che lui sta ormai per diventare vecchio e si aggrappa a Laide come l’ultima possibile occasione della giovinezza perduta? Questa cosa bella, sana e pulita non sono forse soltanto i suoi vent’anni, i capelli lunghi neri, i seni da bambina, i fianchi stretti alla Degas, le cosce lunghe da ballerina? Non mentiva a se stesso?
Maledizione, uno mi ha raccontato un giorno di aver perso la testa per una ragazza che si divertiva a sfotterlo, e lui era diventato come pazzo senonché un mattino, risvegliandosi, si è accorto che non gliene importava più un corno di lei, dalla sera alla mattina completamente e definitivamente guarito. Oh capitasse anche a me. E lei mi telefonasse e io le dicessi scusa ma oggi non posso e il giorno dopo idem e così via. Chissà che rabbia, la giovanottella. Vorrei vedere se allora starebbe delle ore a strapparsi i peli mentre io sono impaziente di fare l’amore.



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