28 aprile 2015

Cenerntola e i poeti - Jorge Boccanera

foto di Kiyo Murakami
Cenerntola e i poeti  - Jorge Boccanera


Le donne di casa hanno un'abitudine, maltrattarla:
"Pettina un poco quella lingua!
Dalle lucentezza!

Puliscila!
Stira un poco quella lingua!"
Sordomuta entra nello specchio canticchiando
canzoni che nessuno ascolterà.
Quasi tutti i giorni la stessa visita:
rospo d'incantesimi.
E lei, notte dopo notte, va ad accarezzargli la schiena
e a dirgli senza voce: "chissà, forse domani".

Le signore di casa hanno un'altra abitudine,
infierire davanti allo specchio:
"Questo profilo appesta!
E questa ruga!
Oggi nessuno è venuto a vedermi!"

Sordomuta apre la grande finestra e tremano azzurri
gli astri lontani.
Lì stanno i disegni sui muri vicini,
tra vivi e muori, grandi lettere di stampa:
"Che piccolo è il mondo!
Lei cammina o galleggia?"
È già tardi.
Ogni finestra è chiusa.
E tutte le forme che si muovono nei dintorni:
muggito,
sibilo,
pianto,

non fanno che chiederle un bacio.
 

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