11 novembre 2018

Albergo a ore - Herbert Pagani

Albergo a ore - Herbert Pagani

Io lavoro al bar d'un albergo a ore
porto su il caffè a chi fa l'amore.
Vanno su e giù coppie tutte uguali,
non le vedo più manco con gli occhiali...

Ma sono rimasto là come un cretino
vedendo quei due arrivare un mattino:
puliti, educati, sembravano finti
sembravano proprio due santi dipinti!

M ' han chiesto una stanza, gli ho fatto vedere
la meno schifosa, la numero tre...
E ho messo nel letto i lenzuoli più nuovi
poi, come San Pietro gli ho dato le chiavi
gli ho dato le chiavi di quel paradiso
e ho chiuso la stanza, sul loro sorriso!

lo lavoro al bar di un albergo a ore
porto su il caffè a chi fa l'amore.
Vanno su e giù coppie tutte uguali
non le vedo più manco con gli occhiali!

Ma sono rimasto là come un cretino
aprendo la porta in quel grigio mattino,
se n'erano andati, in silenzio perfetto,
lasciando soltanto i due corpi nel letto .

Lo so, che non c'entro, però non è giusto,
morire a vent'anni e poi, proprio qui!
Me Ii hanno incartati nei bianchi lenzuoli
e l'ultimo viaggio l ' han fatto da soli:
né fiori né gente, soltanto un furgone,
ma là dove stanno, staranno benone!

lo lavoro al bar d'un albergo ad ore
portò su il caffè a chi fa l'amore...
lo sarò un cretino ma chissà perché
non mi va di dare a nessuno la chiave del tre

Nessun commento:

Posta un commento