dipinto di Andrey Remnev
Versi su Mosca 6 – Marina Cvetaeva
Sull’azzurro dei boschi suburbani
Cade a gocce la pioggia campanaria.
Per la via di Kaluga vanno i ciechi, —
Di Kaluga stupenda – da canzone,
E lei, la pioggia, lava e lava i nomi
Dei miti pellegrini, che nel buio — cantano Dio.
E penso: quando sarà che anch’io,
Stanca di voi nemici, di voi amici,
E dell’accomodante verbo russo, —
Mi metterò sul petto un crocifisso,
Mi segnerò, e in silenzio prenderò
Giù per la vecchia strada di Kaluga.
Giorno della Trinità, 1916
Cade a gocce la pioggia campanaria.
Per la via di Kaluga vanno i ciechi, —
Di Kaluga stupenda – da canzone,
E lei, la pioggia, lava e lava i nomi
Dei miti pellegrini, che nel buio — cantano Dio.
E penso: quando sarà che anch’io,
Stanca di voi nemici, di voi amici,
E dell’accomodante verbo russo, —
Mi metterò sul petto un crocifisso,
Mi segnerò, e in silenzio prenderò
Giù per la vecchia strada di Kaluga.
Giorno della Trinità, 1916
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