10 settembre 2019

da Un amore – Dino Buzzati

Edgar Degas - Singer glove
da Un amore – Dino Buzzati

Senza perdere di snellezza le cosce e specialmente i polpacci risultavano così più forti, sodi e autoritari, assorbendo in sé la personalità complessiva della figura che per il resto era di una leggerezza e quasi fragilità infantile. Strano però, Antonio non ne provava alcun desiderio.
«Non è un pennacchio» disse. «Dovrebbe essere leggerissimo. Una specie di filigrana.»
«Fatto di cosa?»
«Ah io non saprei dirle, confesso che io non me ne intendo. Ma senza quel pennacchio, come dice lei bisognerebbe cambiare l’intero costume.»
«No no il costume mi piace.»
«E allora ci vuole il pennacchio.»
«Ma come faccio a ballare con quel coso in testa, me lo insegna lei come faccio a ballare?»
Intervenne la signora Novi, sempre allegra e padrona della situazione. Propose di fare il pennacchio un po’ più piccolo, il materiale sarebbe stato leggerissimo, la Clara non si sarebbe neppure accorta di portarlo.
Intorno si erano raccolti intanto, a guardare il bozzetto del costume, alcuni ballerini e ballerine. Lei però non c’era.
La discussione durò pochi secondi, la Novi e la Fanti se n’andarono.
Lui si trovò solo e spaesato in mezzo al palcoscenico che si popolava di nuovo perché la prova stava per ricominciare. E restò qualche momento indeciso, guardandosi intorno.

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