Avventura galante e fortuna - Tristan Corbière
Sentor di donnetta
Batto il marciapiede, se il tempo è bello,
Per la passante che, con fare vincitore,
Vorrà cortesemente uncinare, con la punta dell'ombrello,
Il mio occhiolino o la pelle del mio cuore...
E mi fingo contento — non troppo! — ma bisogna vivere:
Per portare a spasso un po' la sua fame, l'accattone si sbronza...
Un bel giorno — faticaccia! — facevo, cosi,
La mia traversata. — Mestiere!... — Infine, Lei passò
— Lei chi? — La Passante! Lei, col suo ombrello!
Vero pendaglio da forca, la sfiorai... — ma Lei
Mi guardò di straforo, ridendomi in faccia,
E... mi tese !a mano, e...
m'ha lasciato due soldi.
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