17 aprile 2015

Strada sconosciuta – Jorge Luis Borges

immagine di Dariusz Klimczak

Strada sconosciuta – Jorge Luis Borges

Penombra della colomba
chiamarono gli ebrei l’inizio della sera
quando il buio non rallenta i passi
e si avverte l’arrivo della notte
come una musica sperata e antica,
come un gradevole pendio.
In quell’ora in cui la luce
è fine come sabbia
presi per una strada ignota
che si allargava in nobile terrazza
e aveva le facciate e gli ornamenti
di tinte delicate come il cielo
sullo sfondo emozionante.
Tutto – quelle case modeste,
la sobrietà delle ringhiere e dei battenti,
forse una speranza di ragazza sui balconi –
entrò nel mio deserto cuore
con la purezza di una lacrima.
Sarà stata quell’ora della sera d’argento
a dare tenerezza alla strada,
rendendola reale come un verso
dimenticato e ritrovato.
Solo più tardi riflettei
che quella strada della sera mi era estranea,
che ogni casa è un candelabro
dove le vite degli uomini ardono
come candele isolate,
che ogni immeditato passo nostro
cammina sopra un Golgota.

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