Giulio Regeni
Il Volo interrotto - Vladimir VysotskyQualcuno scorse un frutto maturo,
Scossero il tronco e il frutto cadde.
Ed ecco a voi la canzone di chi non cantò,
Di chi non sapeva avere una voce.
Forse non era in sintonia col destino
E con il caso -brutti affari-
E la corda tesa per gli accordi
Si tendeva con un difetto impercettibile.
Lui iniziò timidamente con un "do"
Ma non finì di cantarlo...
Il suo accordo non risuonò
E non ispirò nessuno.
Un cane abbaiava e un gatto
Acchiappava i topi.
È buffo, vero? È buffo!
E lui scherzava, ma non finì di scherzare,
Non assaggiò il vino fino in fondo,
E non lo portò neppure alle labbra.
Stava per attaccar briga,
Ma incerto e senza alcuna fretta,
Come goccioline di sudore dai porti
L'anima trasudava sotto la pelle.
Aveva appena iniziato il duello sul tappeto
Ebbe giusto il tempo di iniziare,
Di orientarsi solo un po' nel gioco,
Ma l'arbitro non dava il via.
Lui voleva conoscere tutto dall'A alla Z
Ma non raggiunse...
Né il mistero, né il fondo,
Non scavò fino alle viscere,
E lei, che fun l'unica,
Non la amò fino in fondo!
È buffo, vero? È buffo!
Lui si affrettò, ma non abbastanza,
Lasciò irrisolto
Tutto quel che non aveva risolto.
Non mento neppure di una virgola,
Lui era schiavo di uno stile puro,
Lui scriveva dei versi sulla neve,
Ma, ahimè! Le nevi si sciolgono.
A quel tempo la neve continuava a cadere
E si era liberi di scrivere sulla neve.
Lui afferrava con le sue labbra, correndo,
I grandi fiocchi di neve e la grandine.
Andando verso di lei in un landò d'argento,
Non la raggiunse...
Il fuggiasco, l'evaso non corse,
Non volò, non saltò abbastanza,
E il suo segno zodiacale -il Toro-
Bevve la fredda Via Lattea.
È buffo, vero? È buffo!
Per una manciata di secondi,
Per un anello mancante,
Un volo interrotto!
È buffo, vero? È buffo!
È buffo per voi e persino per me.
Un cavallo al galoppo e il volo di un uccello, -
Ma di chi è la colpa?
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