opera di Pascal Chove
Queste ore fini – Grazia FresuQueste ore fini
come i tessuti leggeri
a svelare il corpo
nei giochi dell’estate
e fini gli arabeschi
di aranci delicati
di spruzzi di cobalto,
fine il canto
che si ascolta appena
nel vicolo in penombra,
questo strano ricordo
che corre ingigantito
nel porto sonnolento,
in una siesta discreta
tra persiane socchiuse
e turbati languori,
in un tempo
che non esige niente,
il sole sfrigola fuori
vampate e desiderio
e voci sconosciute
con litanie ambrate
succhiano spicchi
di malinconia.
Non so se nelle labbra
persista innominato
dentro un arco d’arsura
il tuo ritorno.
Nessun commento:
Posta un commento