Joachim Beuckelaer - Fuoco
da
Afrodita – Isabel Allende
Per
finire
Sesso e appetito sono i grandi motori della storia, conservano e
diffondono la specie, provocano guerre e ispirano canzoni, informano le
religioni, la legge e l’arte. L’intero creato è un processo ininterrotto di
digestione e fertilità; tutto si riduce a organismi che si divorano l’un
l’altro, si riproducono, muoiono, fertilizzano la terra e rinascono
trasformati. Sangue, seme, sudore, cenere, lacrime e l’incurabile immaginazione
poetica dell’umanità alla ricerca di un senso.
Dopo aver fatto un paio di giri comoleti del mondo degli afrodisiaci,
scopro che l’unica cosa che davvero mi eccita è l’amore. Ma sicuramente in
queste pagine ho dato l’impressione di non essere romantica, e quindi di non
avere l’autorevolezza per parlare di questo delirio. Niente di tutto ciò.
Sfortunatamente appartengo a quella categoria di persone che crede
nell’amore a prima vista e, per giunta, si sposa. Oscar Wide ha detto che “l’amore
è un reciproco equivoco”. Arrivata alla cinquantina, guardo il mio passato e,
in tutta onestà, dovrei trovermi completamente d’accordo con lui, ma nonostante
tutto non sono ancora così cinica e posso ancora perdere la testa per un uomo
(sono eterosessuale, ma non fanatica) se si verificano le circostanze adeguate,
come parole mormorate all’orecchio e mani abili a massaggiare. Non mi sono mai
innamorata con prudenza, è sempre stato un fulmine che mi lasciato mezza
bruciacchiata, ma l’esperienza e la sorte mi hanno aiutato a mantenere viva la
fiamma della passione oltre i sei mesi canonici della sbandata a prima vista.
In genere rimango con l’uomo di turno per un considerevole periodo di tempo.
Questa tendenza alle relazioni lunghe non è sintomo di masochismo o di mancanza
di immaginazione, ma semplicemente di prudenza. E’ un problema cambiare
partner: bisogna inventarsi nuove strategie per vedersi a ore inusitate,
comprare biancheria sexy per dissimulare la cellulite, farsi carico delle sue
fantasie erotiche e altre sciocchezze di questo genere. E’ una seccatura, e la
maggior parte delle volte non ne vale la pena. I vecchi amanti sono comodi,
come le pantofole. Alla ia tenera età ho scoperto il piacere di essere sposata
con le pantofole. Qundo il marito e l’amante sono la stessa persona, forse si
perde parte del divertimento, ma rimane più tempo per guardare i film. Mi piace
guardare i film… e anche il matrimonio non è male. Mi sono innamorata del mio
attuale compagno per ragioni romantiche, avevo vissuto in castità per molto
tempo, due o tre settimane, credo; ma mi sposai con lui per ragioni puramente
d’ordine pratico: avevo bisogno di un visto per rimanere negli Stati Uniti. E’
andato tutto bene, è facile convivere con quest’uomo che cucina come uno chef e
parla lo spagnolo (sarebbe terribile essere obbligata a litigare e a fare
l’amore in una lingua straniera; mi sentirei ridicola ad ansimare in inglese).
A quanto pare, la passione veemente è il mio stato naturale, ma ben presto il
povero diavolo impigliato nella relazione diventa pallido e inizia e inizia a
perdere peso. E’ uno dei motivi per cui ho iniziato a occuparmi di afrodisiaci;
nutrivo la speranza che con una dieta adeguata mio marito mi sarebbe
sopravvissuto in pieno vigore e in buona salute. Durante l’anno che ho
impiegato per scrivere queste pagine, ho preparato ognuna delle ricette
afrodisiache che sono riportate e ho messo in pratica quasi tutto quello che ho
raccontato, salvo l’altalena e qualche posizione del Kamasutra che è
sconsigliata alla mia età. E’ stato un anno felice perché per far sbocciare
l’erotismo non bastano i piatti stimolanti, è anche indispensabile creare un
ambiente in cui gli spiriti si rallegrino e non ci sia posto per le parole
aggressive, gli unori malinconici e i pianti.
La gola e la lussuria, che ci inducono a tante pazzie, hanno la stessa
origine: l’istinto di sopravvivenza. Il vincolo tra il cibo e il piacere
sessuale è la prima cosa che impariamo quando nasciamo. Le sensazioni del
lattante attaccato al capezzolo, immerso nel calore e nell’odore della madre,
sono puramente erotiche e hagall e milioni di nonne silenziose che per essere
done non sono passate alla storia, mi suscitano una terribile invidia: siste un
rapporto tra creatività ed erotismo? Spero di si. Il profondo benessere che
provo dopo aver mangiato bene e aver fatto l’amore amando si riflette
invariabilmente sul mio lavoro, come se il corpo, con gratitudine, destinasse
le sue migliori energie per mettere le ali alla scrittura.
non so come sia per gli uomini, ma per le donne non c’è afrodisiaco che
tenga senza l’ingrediente indispensabile della simpatia, che portato alla
perfezione è l’amore. Spero che non mi manchi in futuro. E quando non potrò più
fare l’amore, non per disinteresse da parte mia ma per le difficoltà che
implicherà il trovare qualcuno che lo voglia fare conuna bisnonna, spero di
poter continuare a godere almeno del cibo e dei ricordi…
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