17 dicembre 2017

Ragù - Carmine Vitale

Jack Vettriano - The Innocents
Ragù - Carmine Vitale

Agli angoli delle cose
pensavi mentre giravi il sugo;
un po’ alla volta se ne andava la memoria
come un geco all’alba nella tana.
Ti ricorderò come oggi in vita

e domani vento e fiori di gerani rossi
impazza la solitudine verso quelle foto
come il profumo che fa male ogni domenica mattina.
Sono parole in anticipo sulla morte

che mi vengono da un luogo angusto come il cuore,
da un dolore prematuro da un odore.
Con cura asciughi le macchie silenziose

sul bordo del lavello immacolato;
con cura riponi le stoviglie e
aggiungi un po’ d’amore,
sai che non mi basterà questa porzione.
I pugni stretti nella notte

di una tachicardia da fumo
di un cane abbandonato nel giardino
di come quando ero un ragazzino
di quando le mosche mangiavano il cortile
e il pallone correva in diagonale verso il sole.

Ad ogni pasto profumato
ad ogni età che se ne è andata,
verso casa ritorno con lo sguardo
e un’ultima girata a fuoco lento
mi dice di sperare che è lontano
il tempo delle more e degli addii.
 


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