Aveva messo ancora un appunto nella giacca,
piegato in una tasca: << Poni attenzione alle persone
delle quali ti fidi; anche il diavolo, prima, era un angelo >>.
La penna era caduta da un buco fattosi dentro un'altra tasca.
Aveva messo sempre tutto in quella giacca di velluto blue:
soldi, carta, chiavi di casa, sigarette.
Si accorse di un taglio, dentro, sulla destra,
quando metteva le mani in tasca a novembre;
le mani erano sempre fredde, c'era aria, dentro,
quando fuori, a piedi, tirava il vento.
Cara algebra mentale, smettila di chiedere di cercare, calcolare X,
non tornerà più.
Smettila di chiedere anche di Y,
non tornerà nemmeno lei.
La sua giacca da novembre, dicembre, gennaio, febbraio,
era sempre quella: di velluto blue, doppio petto.
Un giorno si ricordò di infilare la mano ancora calda,
senza guanti, e scoprì tesori vecchi di anni,
giù, nell' intercapedine tra le due fodere, portati in giro con sè senza saperlo.
Quella giacca era una signora giacca,
e ci trovò perfino qualche appunto tra poesie ed algebra,
che recitavano cose tipo:
Cara algebra mentale, smettila di chiedere di calcolare, cercare X,
non tornerà più.
Smettila di chiedere anche di Y,
non tornerà nemmeno lei.
Chi lo sa se mai una nuvola, osservandomi mentre
cerco di darle il nome di una forma,
abbia rimuginato tra le sue ombre:
<< Guarda quello, ha la forma di un idiota. >>
Poi decise, che forse era ora di cambiare giacca,
se mai gli fosse avanzato qualche soldo.
Ma l'algebra chiedeva ancora di calcolare, cercare,
prevedere, anticipare le mosse degli altri,
guardare avanti, tutelarsi.
Niente giacca. Niente.
Gli rimase solo una cosa nuova alla quale pensare,
perchè pensare lo si può ancora fare senza pagare:
cara algebra mentale, smettila di chiedere di cercare, calcolare X,
non tornerà più.
Smettila di chiedere anche di Y,
non tornerà nemmeno lei.
Cara algebra mentale, smettila di chiedere di cercare, calcolare X,
non tornerà più.
Smettila di chiedere anche di Y,
non tornerà nemmeno lei.
Nessun commento:
Posta un commento