Auguste Rodin - Orpheus and Eurydice
Sonetti a Orfeo – Rainer Maria Rilke
1
II
Era quasi una fanciulla e da questo
unisono felice di canto e lira emerse
e tra i suoi veli primaverili brillò chiara
e nel mio orecchio si preparò un giaciglio.
E in me dormì. E tutto era il suo sonno.
Gli alberi che sempre ammirati, queste
sensibili distese, la presenza dei prati
e tutto lo stupore che mi colse.
Lei dormiva il mondo. Quale perfetto compimento
le hai donato, dio del canto, che non desiderò
prima destarsi? Vedi, lei nacque e dormì.
E la sua morte dov'è? Ne inventerai la melodia
prima che il canto si consumi? In quali profondità
da me si perde?... Una fanciulla quasi...
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II
Era quasi una fanciulla e da questo
unisono felice di canto e lira emerse
e tra i suoi veli primaverili brillò chiara
e nel mio orecchio si preparò un giaciglio.
E in me dormì. E tutto era il suo sonno.
Gli alberi che sempre ammirati, queste
sensibili distese, la presenza dei prati
e tutto lo stupore che mi colse.
Lei dormiva il mondo. Quale perfetto compimento
le hai donato, dio del canto, che non desiderò
prima destarsi? Vedi, lei nacque e dormì.
E la sua morte dov'è? Ne inventerai la melodia
prima che il canto si consumi? In quali profondità
da me si perde?... Una fanciulla quasi...
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