23 febbraio 2017

Giorni del 1896 – Costantino Kavafis

Busto di Antinoo, dettaglio
Giorni del 1896 – Costantino Kavafis
 
Svilito fino in fondo.     Le sue tendenze erotiche,
ritenute da tutti         spregevoli e vietate
(eppure in lui congenite),     ne furono il motivo:
troppo conformista      era la società.
A poco a poco perse           anche i suoi scarsi averi;
quindi la posizione                   e infine il suo buon nome.
S’avvicinava ai trenta         senza che per un anno
avesse un qualche impegno        che fosse noto almeno.
A volte, per le spese,          racimolava un tanto
con intermediazioni                        considerate oscene.
S’era ridotto in modo              che se eri visto spesso
in compagnia con lui         addio reputazione.

Non era solo questo            (sarebbe stato ingiusto).
Più d’ogni cosa vale           della sua bellezza il ricordo.
Esiste un altro aspetto           considerando il quale
appare fin simpatico;            un figlio dell’amore
semplice e genuino,           che più alta dell’onore,
della reputazione          non esitava a porre
la pura voluttà           della sua pura carne.

Della reputazione?      Ma troppo conformista
era la società.           Da sciocca giudicava.

da Costantino Kavafis, La memoria e la passione
a cura di Filippomaria Pontani
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

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