Agnolo Bronzino - Allegoria del trionfo di Venere, 1540/45, olio su tavola 146x116. National Gallery, Londra.
Complessa
armonia – Enzo Montano
(Allegoria del trionfo
di Venere del Bronzino)
E l'amore guardò il tempo e rise...
Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,
il tempo moriva e lui restava.
Luigi Pirandello
Luigi Pirandello
Armonia leggera,
complessità profonda;
interdizione, curiosità,
stupore, attesa.
Questo li stato d’animo
di fronte
al perfetto manierismo
di Bronzino,
l’erotismo è gentile,
idealizzato,
etereo, sensuale quasi
per dovere.
Il bacio di Cupido e la
mano sul seno
di Venere che stringe il
pomo doro di Paride,
racconta la sensualità
dell’amore
di cui gioisce il putto
con i petali di rose.
Spesso l’amore è
inganno, dice la ragazza
con la mano inversa e
con la coda di scorpione,
mentre guarda Cupido
togliere il diadema
alla Dea, e lei un
freccia dalla faretra di lui.
L’inganno in perenne
attesa incombe
con i sui trucchi e le
maschere
i malanni, gli
smarrimenti e le follie,
ma è il tempo il giudice
supremo
assieme al vere, capace
di strappare le finzioni,
di dissipare gli
incantesimi…
ma tutto è poesia e
arte.
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