11 maggio 2020

da “Sotto le ciglia chissà” - Fabrizio De Andrè

Carla Prina - senza titolo, 1946, 1946, olio su tela 42x32 cm
da “Sotto le ciglia chissà” - Fabrizio De Andrè

Se vince il Milan avremo l’immagine, anche calcistica, di un’Italia lavoratrice ed efficientista, un po’ stacanovista e molto ben organizzata, cosa che per altro non corrisponde affatto alla realtà se non appunto nella sola città di Milano. Se vincerà il Napoli, che meno mi affascina per il gioco ma molto di più per la tifoseria e per una sorta di solidarietà marinaresco-canora che mi porta a nutrire un sincero affetto per la città e per i suoi abitanti, vorrà dire che l’Italia porterà di sé ai mondiali un’immagine di genio (leggi Maradona) e sregolatezza (leggi sempre Maradona), uniti a quel senso di pigro fatalismo sempre più caro e più prezioso che dà la capacità di osservare la vita un po’ da distante, coinvolgendoci quel tanto che basta per riuscire ad esprimersi in poesia; e queste due ultime caratteristiche non sono più esclusive di Maradona, che secondo me è comunque nato a Napoli, ma sono peculiari all’intera città. Ma queste sono tutte balle: che vincano lo scudetto il Milan o il Napoli, l’immagine che darà di noi la nazionale italiana sarà pur sempre quella di una avvenente romagnola, magari non tanto tecnica ma necessariamente sanguigna, combattiva e lunatica quel tanto che basta per regalarci qualsiasi bella o brutta sorpresa.

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