26 maggio 2020

da Un amore – Dino Buzzati

Dipinto di Jeanne Lorioz
da Un amore – Dino Buzzati

Lui la guardò con odio. Quella donnaccia parlava della Laide come di una sua pari, altrettanto disposta a vendere il suo corpo al primo venuto. E purtroppo aveva ragione. Eppure gli sembrava spaventoso che quella fresca ragazzetta dovesse essere messa nel rango delle prostitute di mestiere e che costoro la considerassero collega.
«Carina, vero?» insisteva la Wanna, per sfottere.
«E piantala, va’!» rispose Antonio, finalmente esasperato.
La Wanna scoppiò in una risata:
«Ma guardatelo, non vuole che si parli male del suo amore. La verginella! Se ne è presi un reggimento, la tua Laide. Guarda, ti dico, di ragazze ne conosco, ma una che si dia tanto da fare come lei, non ho mai vista nessuna…
Del resto, se a te piace!…»
«Be’» disse lui «io la trovo molto carina.»
La Wanna: «Molto carina?» la voce si fece cattiva. «La sai la sua specialità?»
«Specialità come?»
«Nel far l’amore, no? Non ti sei accorto?»
«Accorto di cosa?»
«No? È meglio se tu non lo sai. Si vede che con te non si è mai lanciata.»
«Specialità come?»
«Meglio che tu non sai. Se tu sapessi, ti passerebbe la voglia, garantito. O ne avresti ancora più voglia. Voi uomini!»
«Come sarebbe a dire?»
«Niente.»
«Vuoi dirmi o no? che specialità sarebbe?»
«Meglio di no, mica che sia un mistero è lei la prima che lo dice, lei se ne vanta sai con me che sono stata due anni in quelle case, lei vuol far bella figura ha paura di fare la pivella vuol fare la prima della classe ma poi magari non è neanche vero no è meglio che non te lo dica del resto proprio il fatto che con te quei giochetti non li ha…»

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