Opera di Edson Campos
da "Elena" - Takis Sinòpulos
La giovinezza di Elena
Come sono notturna nell’umbrifera discesa
del mio primo amore. O cielo pieno di nera
pesante uva per la boria della nuova estate!
Dai campi grida un’alba eccezionale. Un’aurora
che spira e semina pallidi sogni. E il mio corpo
in pausa luminosa preda del tempo terreno.
O freschi
baci purissimi nella memoria delle epoche
che vivemmo nel deserto. Voci voci e volti nudi
per tanto tempo persi nel ricordo confusi
con tombe e fuochi. Il segreto celeste dolore
di colui che solo mi ama ed io
che lotto per emergere integra da questa
amara poesia. Solo una cosa
mi serba incorruttibile – la chimera.
Sento il mio sangue come un arcobaleno
ed eccomi di nuovo qui con quell’ invito
che venne a battezzare la mia carne tanto esperta
in una nuova morte. Oh amara
amarissima esistenza mia di angosce regnanti
di tremende lunghissime memorie.
E tu che mi ami incomparabile
oh baciami di nuovo nella mia terrena offerta
oh venera nell’amore la mia nuova giovinezza.
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