fotogramma di "The Hours"
Io ricordo io - Carol Ann DuffyNon ci sono abbastanza facce. Anche la tua guarda attonita indietro
verso un te su qualcun altro, ma pallido, poi al momento
quando vedi il prossimo e ti scordi di te stesso.
Devono essere i sogni a renderci diversi, devono essere
celle personali dentro un teschio collettivo.
Una ha lo sguardo di un’altra e un altro ricordo.
L’angoscia guarda fissa dai treni tubulari se stessa
che corre lungo i binari per la porta che si chiude. Ognuno
che incontri racconta il vero nudo e ammutolito.
A volte la folla ne rilascia uno a cui dai un nome
scambiando col fatto la finzione. Di solito chi hai amato passa
nella pioggia e non ti riconosce quando parli.
Nessun commento:
Posta un commento