9 agosto 2018

Chi per questo, chi per altro… - Pandelis Bukalas

Andrew-Wyeth - The Big Oak
Chi per questo, chi per altro… - Pandelis Bukalas

Prima niente
e niente che continui e spieghi
Un verso sospeso
Il tempo ha divorato parole e struggimento
ha distrutto radice e tronco
Un ramoscello resta vivo
La melodia
Profonda come l’amarezza degli esuli nell’amore
dolce come il bacio sospeso
perché si accresca il desiderio nella speranza segreta
Chi per questo chi per l’altro.
Così l’antico tra i lirici.
Lo chiamarono Archiloco.
Chi per questo, chi per altro  si riscalda il cuore.*

Ma chi rallegra e chi guarisce
chi trasforma la bile in miele
chi la ferita abbellisce come fonte
chi è il salvatore chi l’incantatore

La elle                       Liquida          Moltiplicata
Un umile ruscello che all’improvviso
s’infiamma e s’immarina
Una musica come parole magiche come un’erba
plasmata quasi dal nulla
Due o tre lettere
Un canto come la nenia della morte

Questa malia alcuni la chiamano poesia
nella loro lingua
E altri altro in altre.**

*  Verso 2 del fr. 25 (Loeb) di Archiloco
**Verso della poesia “Verbo l’oscuro” di Odissea Elitis (Elegie di Oxò-petra, 1981)

Traduzione di Massimo Cazzulo

Da “Poesia”  n. 298, novembre 2014. Crocetti Editore
 

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