21 ottobre 2018

Oboe sommerso - Salvatore Quasimodo

opera di Andrew Wyeth
Oboe sommerso - Salvatore Quasimodo

Avara pena, tarda il tuo dono
in questa mia ora
di sospirati abbandoni.

Un òboe gelido risillaba
gioia di foglie perenni,
non mie, e smemora;
in me si fa sera:
l’acqua tramonta
sulle mie mani erbose.

Ali oscillano in fioco cielo,
labili: il cuore trasmigra
ed io son gerbido,

e i giorni una maceria.

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