acquerello di Dan Bacich
Ottobre - Enzo Montano Attendo l’attimo del distacco doloroso
Nel brivido della crudeltà meravigliosa
Nella luce luminosa di questo limpido meriggio
In questo oceano di dolcezza annego
Attendo il refolo che dona la morte
Mi espunge dal ramo di una vita
Per voi versi cesellati da poeti per me la fine
Per voi la vita è anni e somma di decenni
Per me solo incompleta evoluzione
Il vento mi sostiene in giravolte tra le rose
I raggi di luce esaltano riflessi d’oro
Pencolo leggera nell’ultimo respiro
Vivo l’attimo di festanti bimbi
Dal portone della scuola gioiosi
Lungo la via dell’esistenza intera
Amori nuovi giovani fanciulle in fiore
Raggi delicati accarezzano lievi
Ansanti membra abbronzate ancora
Verde intenso poi giallo quasi oro
Ancor lontano è l’inverno il mio è arrivato
Non bianco e alberi spogli ma tripudio di colori
Inno possente della primavera
Ornamento fresco degli orpelli estivi
Foglia calpestata e morta al termine del viale
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