3 febbraio 2019

Gli amori impossibili – Italo Calvino. L'avventura di un automobilista, (1967)

dipinto di Joan Longas
Gli amori impossibili – Italo Calvino. L'avventura di un automobilista, (1967)
 
A metà dell'autostrada c'è una stazione di servizio. Mi fermo, corro al bar, compro una manciata di gettoni, formo il prefisso di B, il numero di Y. Nessuno risponde. Faccio cadere la pioggia di gettoni con gioia: è chiaro che Y non ha retto l'impazienza, è salita in macchina, è corsa verso A. Ora sono tornato sull'autostrada dall'altro lato, corro verso A anch'io. Tutte le macchine che sorpasso potrebbero essere Y, oppure tutte le macchine che mi sorpassano. Sulla corsia opposta tutte le macchine che avanzano in senso contrario potrebbero essere Z, l'illuso. Oppure: anche Y si è fermata a una stazione di servizio, ha telefonato a casa mia ad A, non trovandomi ha capito che io stavo venendo a B, ha invertito la direzione di marcia. Ora stiamo correndo in direzioni opposte, allontanandoci, e la macchina che sorpasso o che mi sorpassa è quella di Z che anche lui a metà strada ha provato a telefonare a Y...
Tutto è ancora più incerto ma sento d'avere ormai raggiunto uno stato di tranquillità interiore: finché potremo controllare i nostri numeri telefonici e non ci sarà nessuno a rispondere continueremo tutti e tre a scorrere avanti e indietro lungo queste linee bianche, senza luoghi di partenza o di arrivo che incombano gremiti di sensazioni e significati sulla univocità della nostra corsa, liberati finalmente dallo spessore ingombrante delle nostre persone e voci e stati d'animo, ridotti a segnali luminosi, solo modo d'essere appropriato a chi vuole identificarsi a ciò che dice senza il ronzio deformante che la presenza nostra o altrui trasmette a ciò che diciamo.
Certo il costo da pagare è alto ma dobbiamo accettarlo: non poterci distinguere dai tanti segnali che passano per questa via, ognuno con un suo significato che resta nascosto e indecifrabile perché fuori di qui non c'è più nessuno capace di riceverci e d'intenderci.

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