23 ottobre 2019

da “Sotto le ciglia chissà” - Fabrizio De Andrè

Gian Lorenzo Bernini - Il ratto di Proserpina, dettaglio, 1621-1622. Marmo di Carrara, 255 cm; esclusa la base 109 cm, Galleria Borghese, Roma
da “Sotto le ciglia chissà” - Fabrizio De Andrè

Il possedere una cultura umanistica, di cui lei mi vuole accreditare, consiste proprio nella consapevolezza di voler affermare i valori umani, i diritti, la dignità spirituale e morale ed artistica degli individui senza restrizioni di tempo e di luogo, e tanto meno di tendenza. Una cultura umanistica intesa in senso lato, e non ristretta in un periodo storico-letterario preciso, è un atteggiamento mentale, filosofico di apertura ad ogni espressione evolutiva dell’uomo, e non può essere che relativista, tanto più in campo artistico. La musica dei Sepultura e di qualche altro gruppo metal, come ad esempio gli antesignani Metallica, vuole esprimere attraverso rumori e ruggiti solo in apparenza tali, ma in effetti perfettamente decifrabili come canti e suoni, il disagio di appartenere ad una civiltà non condivisibile sotto molto aspetti ed il desiderio di ritornare ad una inciviltà, tra virgolette, primitiva, da cui ripartire per reinventarsi un modo migliore di vivere, una nuova riscoperta dei valori dell’uomo, un nuovo umanesimo, appunto.

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