23 ottobre 2019

Nel paradiso campestre – Dylan Thomas

Vincent van Gogh - Vaso con fiori dei campi
Nel paradiso campestre – Dylan Thomas

Sempre, nel paradiso dei campi, quando egli,
(Di cui il mio cuore ascolta),
Fa un segno di croce sul petto dell’Oriente, e s’inginocchia,
Umile in tutti i suoi pianeti,
E piange sul colle che si umilia,

Nella gioia e nel boschetto d’uccelli e animali
E nella valle canonizzata
Dove le stelle rugiadose cantano pascolando tranquille
E gli angeli frullano come fagiani
Attraverso navate di foglie,

La luce e le sue lacrime scorrono insieme
(Oh tenersi per mano)
Dagli occhi campagnoli, sale e sole, stella e dolore,
Lungo gli zigomi e nitrendo
Discende nella bassa brucante oscurità.

Nei villaggi del cielo dondolano i lumi del solaio,
Nei neri boschetti sepolti
Gufi e cespugli si spengono come candele,
E serafici campi di pastori
Svaniscono coi loro bianco –

Rosei greggi, lucenti di Dio, agnelli coi campani balzanti
(la sua specie gentile);
Il falco stella cadente scolpito cieco in una nuvola
Sulle contee di pelle nera
Ode i ciottoli e i campanili

Delle città dei dodici apostoli rintoccare nella sua notte;
E la lunga volpe simile al fuoco
Cerca la preda fiammeggiando fra i galletti
Nelle celesti fattorie,
Ma essi dormono profondamente.

Perché il quinto elemento è la pietà,
(Pietà per la morte)…

da Dylan Thomas Poesie inedite, a cura di Ariodante Marianni – Giulio Einaudi Edizioni

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