17 ottobre 2019

Andavo di fretta – Dunia Mikhail

Giacomo Balla - Figure e paesaggi nella luce, 1913
Andavo di fretta – Dunia Mikhail

Ieri ho perso un Paese
andavo di fretta
e non ho notato quando mi è caduto
come un ramo spezzato
da un albero distratto.
Mi rivolgo ai passanti
se qualcuno lo trova
magari in una valigia
abbandonata
o scavato nella roccia
come una ferita aperta,
avvolto
nelle coperte dei migranti
o scaduto
come un biglietto della lotteria,
confuso nell’oblio del purgatorio
o lanciato senza meta
come le domande dei bambini,
mentre sale insieme al fumo delle guerre
o rotola in un elmetto sulla sabbia,
tra la refurtiva dentro una giara di Alì Babà
o travestito da poliziotto
che molesta i detenuti e scappa,
accoccolato nella mente di una donna
che cerca di sorridere
o sparpagliato
come i sogni di chi viene
in America,
se qualcuno lo trova
me lo restituisca.
È il mio Paese.

Traduzione di Elena Chiti
Poesia n. 309 Novembre 2015. Crocetti Editore

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