opera di Roberto Morandin
da "Il cane di terracotta" - Andrea Camilleri
Andò a casa, si mise il costume da bagno, fece una nuotata lunghissima,
rientrò, s’asciugò, non si rivestì, nel frigorifero non c’era niente, nel forno
troneggiava una teglia con quattro enormi porzioni di pasta ‘ncasciata, piatto
degno dell’Olimpo, se ne mangiò due porzioni, rimise la teglia nel forno, puntò
la sveglia, dormì piombigno per un’ora, si alzò, fece la doccia, si rivestì coi
jeans e la camicia già allordati, arrivò in ufficio.
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