13 agosto 2018

da “Nel giardino del diavolo” - Stewart Lee Allen

Vincent Van Gogh - Natura morta con patate
da “Nel giardino del diavolo” - Stewart Lee Allen
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Il timore del mondo cristiano non derivava soltanto dal fatto che il pomo dell’amore venisse accomunato alla mandragora. Era la moralità stessa del frutto che veniva messa in discussione. Prendiamo la patata, per esempio. Arrivò dal Nuovo Mondo, in Europa, più o meno contemporaneamente al pomodoro. Anch’essa fu inizialmente paragonata alla mandragora, ma che accoglienza diversa ebbe alla fine! Di colore scuro e opaca, rotonda, gli aristocratici la presero immediatamente in simpatia, ma soltanto per destinarla ai contadini. Essi trascorsero i duecento anni seguenti rimpinzando di questo tubero qualsiasi proletario sul quale riuscissero a posare le loro nobili mani. Ciò avvenne in particolar modo nei paesi cattolici, dove la testolina irregolare del tubero sembrava circondata da un alone di santità, probabilmente a causa del suo nome inca, papa. Tradotto alla lettera, il termine papa, patata, divenne “il frutto del papa” o “il cibo del papa” (pope-ato), e tutti ne tessevano le lodi, come i funzionari cattolici, che imploravano i capi morali della chiesa di Roma affinché spingessero i contadini a “provare questo cibo delizioso”.
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