19 agosto 2018

La donna conversa con la sua coscia - Anna Świrszczyńska

Pierre Auguste Renoir - Bagnante con capelli biondi
La donna conversa con la sua coscia - Anna Świrszczyńska

Solo grazie alla tua bellezza
posso partecipare
ai riti dell’amore.
Le mistiche estasi,
i tradimenti voluttuosi
come scarlatto rossetto,
il perverso rococò
dei grovigli psicologici,
la dolce nostalgia del corpo
che mozza il respiro nei petti,
i crateri del tormento
che precipita sul fondo del mondo –
li devo a te.
Con che tenerezza devo ogni giorno
sferzarti con la sferza dell’acqua gelata,
giacché proprio tu mi concedi di giungere
alla bellezza e al senno,
che niente può sostituire.
Si schiudono dinanzi a me
nell’attimo dell’amore
le anime degli amanti e le possiedo.
Guardo, come scultore
la sua opera,
i loro volti serrati dalle palpebre,
straziati dall’estasi,
densi
di felicità.
Leggo come angelo
i pensieri nei crani,
sento nel palmo
il cuore umano che batte,
ascolto le parole
che l’uomo all’uomo sussurra
nel più sincero istante della vita.

Entro nelle loro anime,
percorro
la strada dell’incanto o dello sgomento
verso contrade inaudite
come fondi di oceani.
Poi, carica di tesori,
torno a lungo
in me stessa.

Oh, quante ricchezze,
quante costose verità,
che ingigantiscono in un’eco metafisica,
quante iniziazioni
delicate e sconvolgenti
devo a te, coscia mia.

La più compiuta bellezza della mia anima
non mi darebbe alcuno di quei tesori,
se non ci fosse la tua tersa, liscia grazia
di animaletto amorale.

1972

Trad. Paolo Statuti

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