1 dicembre 2017

L’altra – Mario Melèndes

L’altra – Mario Melèndes

Cappuccetto non poteva mai immaginare che Il Lupo l’avrebbe lasciata per un’altra.
Non diede mai retta ai consigli che in materia amorosa le dava
La Nonnina. Per cui una mattina Il Lupo le disse: “Cappuccetto,
con te voglio finirla. Più non mi eccita inseguirti nel bosco;
non ci provo più gusto a travestirmi da nonnina perché tu mi dici
le sciocchezze di sempre, se ho le orecchie grandi e quei
canini così affilati, e io, come uno stupido, a rispondere che sono
per ascoltarti, odorarti e vederti meglio. No, Cappuccetto, la nostra storia
non ha futuro”. Allora Cappuccetto, sconcertata per quella
confessione, si mise quanto più lontano poté pensando
al tipo di donna che aveva conquistato il cuore del suo amante.
“E’ lei, deve essere lei, ripeteva la bambina mentre cercava
disperatamente la casa dell’anziana. “Nonnina”, gridò alla fine,
dopo aver contemplato la figura che giaceva nel letto, “come
hai potuto farmi questo, tu, l’amica di cui più mi fidavo?”
“Mi dispiace”, disse l’altra, “non avrei mai pensato di rimanere incinta alla mia età,
e ancor meno di qualcuno così poco intelligente e fantasioso. Tuttavia,
lui è un tipo responsabile, che non esitò un istante a offrirmi
di sposarlo quando seppe la notizia. Mi dispiace, Cappuccetto, dovrai
cercartene un altro. Dopo tutto, non è l’unico lupo al mondo, o no?”

Da “Poesia”  n. 298, novembre 2014. Crocetti Editore
Traduzione di Emilio Coco

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