1 agosto 2018

Vecchia torre – Enzo Montano

Vecchia torre – Enzo Montano

Vecchia torre
per chi urla la campana?
Per chi l’appello ripetuto
ogni giorno sempre lo stesso?
Chi chiama la bronzea voce?
non le nuvole
            non le onde
                        neanche le cicale
                                   o il falco.

Come un tuono fragoroso
il rintocco si propaga,
vibra nell’aria immobile
sopra i limoni gli olivi e i pini.
Dolcemente si amplia il cerchio
come sasso di bimbo nello stagno
fino a sovrapporsi all’orizzonte,
a incrinarne la perfezione
e a dissolvere la mia prospettiva.
Incerta,
frammenti di sovrapposte
quotidianità consunte.

Vecchia torre
la campane batte il tempo
                                   come sempre.

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