13 maggio 2017

Il nome dei gatti . T. S. Eliot

Aristogatti
Il nome dei gatti . T. S. Eliot

Dare un nome a un gatto è una faccenda particolare,
Tutt’altro che uno sport da incompetenti;
Penserete che io sia matto da legare
Se vi dico che un gatto ha TRE NOMI DIFFERENTI.
Primo, il nome che la famiglia usa di solito,
Come Pietro, Augusto, Gianni o Alonzo,
Come Vittorio o Giona, Baffo o Ippolito:
Tutti nomi comuni d’ogni giorno.
Ci sono nomi più ricercati, con un suono più fine,
Come Platone, Admeto, Elettra, Astolfo,
Sia per i signori che per le signorine:
Però tutti nomi comuni d’ogni giorno.
Ma un gatto ha bisogno di un nome speciale,
Un nome esclusivo, più meritorio,
Altrimenti come potrà la coda inalberare
O sollevare i baffi o compiacere il suo orgoglio?
Di questo tipo di nomi ve ne cito qualcuno,
Come Munkustrap, Quaxo o Caricopatto,
Come Bombalorina, o Jelliloruno:
Nomi che appartengono sempre a un solo gatto.
Ma al di là di questi c’è un nome sottile,
E si tratta del nome che non indovinerete mai;
Il nome che nessuna indagine umana può scoprire:
MA IL GATTO STESSO LO SA, e non rivelerà mai,
Quando vedete un gatto in profonda meditazione,
è sempre, sappiate, per la stessa ragione:
La sua mente è rapita in estatica contemplazione
Del pensiero, del pensiero, del pensiero del suo nome:
Il suo ineffabile effabile
Effineffabile
Profondo e inscrutabile singolo Nome.

traduzione di Massimo Bacigalupo
da T. S. Eliot,il sermone del fuoco a cura di Massimo Bacigalupo
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

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