12 maggio 2017

Sussurri di Immortalità – T. S. Eliot

opera di Juan Medina
Sussurri di Immortalità – T. S. Eliot

Webster era ossessionato dalla morte
E vedeva il teschio sotto la pelle;
E creature sotterranee senza mammelle
Si abbandonavano con ghigno slabbrato.

Bulbi di narciso anziché globi
Fissavano dalle cavità degli occhi!
Sapeva che il pensiero si afferra a membra morte
Per cogliervi voluttà e lussurie.

John Donne, direi, era anch’egli di quelli
Che non trovano surrogati ai sensi,
Per afferrare, palpare, penetrare;
Esperto oltre l’esperienza,

Sapeva l’angoscia del midollo
I brividi dello scheletro;
Nessun contatto accessibile alla carne
Placava la febbre delle ossa.
…..
Grishkin è graziosa: il suo occhio russo
È sottolineato per evidenziarlo;
Libero dal busto, il petto generoso
Promette un piacere pneumatico.

Il giaguaro brasiliano accovacciato
Domina la sgabbettante scimmietta
Con sottile effluvio di gatto;
Grishkin ha una casetta;

Il sinuosa giaguaro brasiliano
Nella sua arborea semioscurità
Non distilla odore felino
Pari a Grishkin sul sofà.

E persino le Entità astratte
Circumnavigano i suoi doni;
Ma noi strisciamo fra costole rinsecchite
Perché la nostra metafisica funzioni.

traduzione di Massimo Bacigalupo
da T. S. Eliot,il sermone del fuoco a cura di Massimo Bacigalupo
Corriere delle Sera - Un secolo di poesia, a cura di Nicola Crocetti

Nessun commento:

Posta un commento