11 maggio 2017

La perdita - Alexandra Zambà

Dariusz Klimczak fotografia surrealizm
  La perdita - Alexandra Zambà


1.
Non ti ho mandato via

ma avevi i tuoi dubbi
nascosti tra le labbra
chiusi nel sorriso sornione
degli anelli biondi

Quella sera infinita
a testa bassa a contare i passi
la tua giovane pelle gridava alla vita

– la visita non era per te –
la partita non era di già finita…

2.
Non so se ti è bastato il sole di un giorno
il respiro di pochi attimi

i melograni ancora acerbi immangiabili

e le terre vergini appena abbozzate
allontanarsi irraggiungibili

3.
Sempre la stessa tromba
lamento strisciato dalla terra al cielo

il passo ondulato le anche morbide
ed il grembiule appeso fuori
insieme ad aprile e maggio

svolazzano con le nuvole
alzate sulla pertica

4.
Mi hai guardato negli occhi
nascosi le mani rosse di vergogna in fretta
e giù i capelli volavano

5.
… l’ora scorreva senza margini

il male laggiù mormorava
le vele africane partivano in viaggi lontani

Noi, stretti sulla coffa
senza limiti di cielo calcavamo la vita
e la terra ascoltava nascosta in capo al mondo

Sospesi guardavamo lento
e onde i capelli frullati
ritmavano leggeri svolazzi sciolti schiumosi

I corpi si stiravano nella luce diffusa e fioca
gli sguardi allora planavano
ed era sabato…

6.
Come dove stai – mi chiedevo –

inghiottito nel silenzio
dei pozzi rimbalzanti umidi
tuffo preistorico tu
nella laringe dolorosa del palombaro
in fondo
al timbro di bambagia
di amplificate parole asincrone

legate in tinte di rame, di piombo,
di voci umane
e
di un giorno di pioggia

7.
Indiscreta musica sfora stonata
l’affanno di uccello ferito

- segna cerchi slabbrati che puntano a terra –

e il sole brucia indifferente avvolto
nel fazzoletto blu

8.
A cavallo del tempo a perdere
avanzi sconosciuta senza amore magnete,

nerboruta trasparente, nascosta nella pelle
tu
sconfinata terra di desideri
afferri i simulacri e li metti a nudo

9.
A volte

nel buio a volte gli occhi
si riempiono di traballanti lucciole
e in copiose simmetrie nuotano

10.
Arianna,

labirinto
chiave e porta tu
tanto decisa quanto fragile
e ambigua nelle mosse
problema tu
e soluzione

Planare lo sguardo - La vita felice Edizioni

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